Il Microbiota intestinale alterato peggiora sintomi di Covid19?
Il microbiota intestinale alterato peggiora i sintomi di Covid19: ecco perché l’analisi del microbiota è utile per ripristinare l’equilibrio dei batteri e per rinforzare le difese immunitarie!
Sempre più studi dimostrano che il microbiota intestinale alterato peggiora i sintomi di Covid19. Infatti, dati osservazionali su pazienti dimostrano che i contagiati da SARS-CoV-2 presentano disbiosi intestinale, cioè un’alterazione del microbiota intestinale.
Questa osservazione suggerisce la possibilità di utilizzare l’analisi del microbiota intestinale e il ripristino di una situazione di eubiosi (equilibrio dei batteri intestinali) come metodo di prevenzione nella popolazione per rafforzare le difese immunitarie dell’organismo e diminuire il rischio di complicanze e sintomi severi di Covid19.
Quali sono i dati ottenuti da osservazioni su pazienti?
Vari studi su pazienti infetti da SARS-CoV-2 hanno dimostrato una correlazione tra infezione e sintomi gastrointestinali come diarrea, nausea, vomito, perdita di appetito e del gusto. Questi sintomi potevano presentarsi isolati o precedentemente la comparsa di febbre e difficoltà respiratoria.
Inoltre, il periodo di ospedalizzazione dei pazienti con Covid19 che presentavano anche sintomi gastrointestinali è risultato essere significativamente più lungo rispetto a quelli che non presentavano sintomi a livello intestinale.
Qual’è il meccanismo di azione con cui il virus Sars-Cov-2 agisce nell’intestino?
I meccanismi d’azione con cui il virusSars-Cov-2, responsabile dei sintomi da Covid19, agisce nell’intestino non sono del tutto chiari, ma possiamo individuare alcune spiegazioni plausibili:
- Il virus invade sia il tratto respiratorio che quello intestinale attraverso il recettore ACE2 che è, infatti, presente sia nelle cellule delle polmoni che in quelle di arterie, cuore, reni ed intestino.
- Un intestino con microbiota alterato e in presenza di leaky gut presenta sia una barriera danneggiata, sia una scarsa presenza di batteri benefici e protettivi.
- La presenza di leaky gut o intestino gocciolante provoca un indebolimento della risposta immunitaria
- Il virus nel tratto gastrointestinale e, in particolare, nel colon, è causa di microbiota intestinale alterato che peggiora la disbiosi intestinale.
- Anche la risposta immunitaria e l’infiammazione che si genera per combattere il virus può provocare un’alterazione dell’ambiente intestinale con la comparsa di sintomi fastidiosi a livello gastrointestinale.
I probiotici servono a migliorare il Covid19?
Anche se i probiotici possono essere utili per il ripristino dell’equilibrio intestinale sarebbe azzardato dire che l’utilizzo di probiotici possa avere un effetto diretto sulla sindrome respiratoria acuta grave causata da infezione da SARS-CoV-2. Tuttavia c’è sempre più evidenza della presenza di un asse intestino-polmone.
Due studi hanno comunque riportato dati promettenti, dimostrando che i pazienti in condizioni critiche sottoposti a ventilazione meccanica hanno migliorato il loro decorso in seguito a trattamenti probiotici rispetto a pazienti a cui non erano stati somministrati i fermenti.
Altri studi hanno evidenziano come il microbiota intestinale alterato peggiori la risposta immunitaria dell’organismo, mentre un microbiota sano svolga un ruolo chiave nel benessere generale dell’individuo e anche per migliorare il decorso in seguito ad un’eventuale infezione da Covid19.
La cosa più indicata è dunque quella di andare a vedere attraverso un’analisi del microbiota se l’equilibrio dei batteri intestinali è stato alterato o no. Infatti, il sopravvento di batteri pro-infiammatori o la carenza di batteri benefici può causare la comparsa di sintomi fastidiosi o alterare le difese immunitarie del nostro organismo.
Come diminuire il rischio di sviluppare i sintomi più gravi da infezione Covid19?
In questi mesi abbiamo visto come i fattori di rischio siano legati ad un organismo fragile, già compromesso da altre patologie. Infatti, mentre le allergie, l’asma e la BPCO non sono fattori di rischio per l’infezione da SARS-CoV-2, lo sono l’età avanzata e l’elevato numero di comorbilità (cioè patologie contemporanee).
Per il momento risulta chiaro che la prevenzione sia la corretta strategia per affrontare questa e altre possibili infezioni che inevitabilmente il nostro organismo dovrà affrontare durante la nostra vita.
Quali sono quindi le indicazioni per rafforzare il nostro organismo?
- prendersi cura del microbiota intestinale e garantire il buon funzionamento dei batteri che vivono in simbiosi con noi
- assumere un corretto stile di vita
- avere una dieta sana ed equilibrata
- utilizzare alimenti in grado di rafforzare le difese immunitarie contro agenti patogeni.
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- Mak, J. W. Y., Chan, F. K. L., & Ng, S. C. (2020). Probiotics and COVID-19: One size does not fit all. The Lancet Gastroenterology & Hepatology, 0(0).
- Zhang, J.-J., Dong, X., Cao, Y.-Y., Yuan, Y.-D., Yang, Y.-B., Yan, Y.-Q., Akdis, C. A., & Gao, Y.-D. (2020). Clinical characteristics of 140 patients infected with SARS-CoV-2 in Wuhan, China. Allergy.