Cinque colori a tavola dovrebbero essere necessari per soddisfare il nostro fabbisogno nutrizionale per l’assunzione di vitamine e minerali giornaliera.
Quando preparariamo quello che poi presenteremo sulle nostre tavole mangiamo prima con gli occhi e poi con la bocca. Questo consente di ritrovarci nei piatti a base vegetale dai tre ai cinque colori.
Ogni frutto, verdura ed ortaggio possiede un suo particolare colore che fanno bene non solo ad occhi e bocca ma soprattutto alla nostra salute.
Le molecole responsabili di questi bellissimi colori contenuti nella frutta e nei vegetali sono: antiossidanti.
Cinque colori per una moltitudine di antiossidanti
Per antossidante si intende quelle molecole che oltre a dare il caratteristico colore al vegetale sono dei composti chimici naturalmente prodotti nella piante ed in essi contenuti.
Sono delle sostanze che esercitano un ruolo di primaria importanza nel nostro organismo perché ci difendono dall’ azioni dei raggi UV del sole, dall’inquinamento e dall’attacco di numerosi virus e batteri con cui entriamo in contatto ogni giorno.
Ma dove possiamo trovare queste molecole portentose?
Le linee guida del Ministero della Salute ci invitano a mangiare ogni giorno tre porzioni di verdura e due di frutta perché alimenti ricchi di antiossidanti.
Ma facciamo qualche esempio di come possiamo suddividere varie tipologie di frutta e verdura per i vari colori:
- Blu-viola: fichi, melanzane, mirtilli, susine, uva;
- Rosso: fragole, pomodori, ciliegie, melograno;
- Giallo- arancio: limoni, arance, pompelmi, carote;
- Bianco: cavolfiore, verza, cipolle, porro;
- Verde: zucchine, kiwi, carciofi, spinaci.
Per ogni colore un vegetale o un frutto diverso e tanti antiossidanti.
Ma come fare per inserire in una giornata almeno 5 colori diversi tra frutta e verdura?
Sarà molto semplice: per colazione un frutto colorato come fragole o kiwi, per spuntino un centrifugato di carote e arance, per pranzo un piatto di insalata, per merenda dei mirtilli e per cena pomodori al forno.
Linee guida per una sana alimentazione, Ministero della Salute. 2019