Come possiamo rimanere in forma anche mangiando il panettone?

 

E’ possibile rimanere in forma anche mangiando il panettone? La risposta è si, bisogna solo prendere alcuni piccoli accorgimenti.

Partiamo dal concetto che per un sano ed equilibrato rapporto con il cibo dobbiamo considerare non solo il calcolo delle calorie e la distribuzione dei macronutrienti, ma anche l’aspetto socioculturale dell’alimentazione.

Caratteristiche nutrizionali del Panettone

La ricetta originale del Panettone prevede un dolce con delle buone caratteristiche nutrizionali, tanto da poter essere inserito in un piano nutrizionale settimanale equilibrato. La cosa importante è scegliere un prodotto fatto con ingredienti di alta qualità e bilanciare l’alimentazione settimanale tenendo conto delle proprietà nutrizionali dell’alimento.

In media una fetta di panettone (circa 150g) contiene:

  • 75g di carboidrati
  • 10g di proteine
  • 30g grassi

Questi valori vanno bene per la colazione o merenda di una persona sana e sportiva o di una ragazza o ragazzo in crescita. Al contrario, non è indicato inserire giornalmente una fetta di panettone per chi sta seguendo una dieta chetogenica o low carb. In questo caso si potrebbe “giocare” con la quota di carboidrati minimi e concedersi un pezzetto di panettone ogni tanto nel giorno libero o abbassando altre fonti di zuccheri. Tutto sta nel trovare il giusto equilibrio e ribilanciare gli altri pasti tenendo conto dell’assunzione di questo alimento.

Se hai bisogno di consigli e indicazioni per imparare a rimanere in forma anche mangiando il panettone richiedi una consulenza con noi!

Panettone: quale scegliere?

Il consiglio generale è quello di mangiare un panettone con ingredienti di alta qualità! Ma come possiamo riconoscerlo?

Ecco alcuni suggerimenti per imparare a riconoscere un prodotto buono da uno scadente. Controllate che:

  • gli ingredienti siano chiari e riconoscibili, evitate prodotti con nomi troppo strani (additivi alimentari indicati con le sigle, in genere iniziano con la lettera E seguita da un numero)
  • il numero di ingredienti sia limitato (più alto è il numero di ingredienti e peggiore è la qualità del prodotto)
  • i prodotti non contengano lo sciroppo di fruttosio o glucosio (o almeno che questo ingrediente sia tra gli ultimi della lista)
  • non siano presenti emulsionanti denominati: mono e digliceridi degli acidi grassi o con il codice E 471 (o almeno che questo ingrediente sia tra gli ultimi della lista)
  • siano presenti aromi naturali e non artificiali (gli aromi artificiali hanno la semplice denominazione “aromi”, mentre se sono naturali è scritto chiaramente “aromi naturali”)

Recenti studi hanno dimostrato che edulcoranti ed emulsionanti artificiali creano problemi di disbiosi ed infiammazione intestinale.

Gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di quantità impiegata: più un ingrediente è posizionato verso la fine dell’elenco, minore è la quantità presente. Questo può aiutarci nell’aumentare la consapevolezza di cosa stiamo mangiando e può aiutarci a scegliere i prodotti migliori.

Come possiamo rimanere in forma anche mangiando il panettone?

Il consiglio spassionato è quello di mangiare un panettone artigianale con ingredienti di alta qualità e inserendolo con moderazione nella routine alimentare. Se avete tempo e voglia potete provare a cimentarvi a farlo in casa con le ricetta di un grande pasticcere.

Chi può mangiare il panettone e in quale momento della giornata?

  • se siete sportivi, dovete aumentare la massa magra o comunque non avete problemi di peso potete utilizzare una fetta di panettone al posto della colazione o della merenda
  • se invece state lottando con i chili di troppo il consiglio è di concedervi un pezzo di panettone di ottima qualità nei giorni di festa e continuare con la vostra routine normale durante gli altri giorni.

 

A volte è meglio una fetta di un buon panettone al posto di brioches o merendine scadenti!

 

Vieni a scoprire come bilanciare la tua alimentazione anche mantenendo alcuni alimenti piacevoli nella dieta settimanale!

 

  1. Naimi, S., Viennois, E., Gewirtz, A.T. et al. Direct impact of commonly used dietary emulsifiers on human gut microbiota. Microbiome 9, 66 (2021)
  2. Emamat H, Ghalandari H, Tangestani H, Abdollahi A, Hekmatdoost A. Artificial sweeteners are related to non-alcoholic fatty liver disease: Microbiota dysbiosis as a novel potential mechanism. EXCLI J. 2020;19:620-626. Published 2020 May 12. doi:10.17179/excli2020-1226.
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Autore Serena

Ciao sono Serena, Health Coach, Personal Nutrition trainer ed esperta in Analisi del Microbiota. Il mio compito è quello di aiutare le persone a trovare il corretto stile di vita e alimentazione attraverso dati oggettivi ottenuti da analisi di disbiosi intestinale (microbiota) e genetiche.

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