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Perchè i bifidobacteria sono definiti probiotici

di Giugno 17, 2022Settembre 6th, 2023Nessun Commento

I Bifidobacteria sono definiti probiotici da quando l’EFSA  che è l’autorità europea per la sicurezza alimentare ha indetto un regolamento per comprendere e definire l’azione che i Bifidobacteria hanno sul nostro microbiota.

Cosa sono i Bifidobacteria

I Bifidobacteria sono un gruppo di batteri che normalmente vive nel nostro intestino all’interno della nostra flora intestinale. Questi batteri non crescono solo nel nostro intestino ma possono essere introdotti anche esternamente come per esempio il consumo di alimenti fermentati o sotto forma di integratori.

I batteri appartenenti al genere Bifidobacterium sono microrganismi a forma di bacilli come se fossero una sorta di piccoli cilindri allungati a forma di Y. Questi batteri sono responsabili di fermentare a livello del nostro intestino i carboidrati (pane, pasta, ecc…) e produrre degli acidi a catena corta che avrebbero un effetto positivo sul nostro organismo. I bifidobatteri vengono spesso impiegati nella preparazione di bevande fermentate come il kefir ed il kombucha.

Perchè i Bifidobacteria sono definiti probiotici?

Secondo quanto riportato dal documento redatto e pubblicato dal Ministero della Salute,  l’EFSA su questo gruppo di batteri è ben chiaro sulla sua posizione:

L’EFSA, nella valutazione dei claims da autorizzare ai sensi del Regolamento (CE) 1924/2006, sostiene che “incrementare il numero di un qualsiasi gruppo di batteri” come “aumentare i livelli di
microflora benefica” non siano in sé effetti benefici sulla salute”, e inoltre, che affermazioni come “sostenere una microflora intestinale equilibrata” o “influire beneficamente sulla microflora
intestinale” potrebbero essere ritenute benefiche per la salute “in caso di una concomitante diminuzione dei microrganismi potenzialmente patogeni”.

Questa citazione riporta che secondo un preciso regolamento della Comunità Europea questi batteri possono essere considerati benefici. Gli effetti benefici sono rilevati nel momento in cui a livello del nostro microbiota intestinale esista una concomitante e contemporanea diminuzione dei batteri patogeni.

Questo vuole dire che l’autorità europea per la sicurezza alimentare, a questo gruppo di batteri riconosce la  loro validità  non come  batteri in grado di ripristinare la flora batterica intestinale ma di “favorire l’equilibrio della flora intestinale”.

Per questo i bifidobatteri vengono utilizzati con il nome di “probiotici”,  termine opposto di antibiotico. Questo appellativo sarebbe in merito all’effetto che avrebbero sulla modulazione del microbiota intestinale nell’equilibrare la flora intestinale e per questo considerati “batteri buoni”.

Il nostro organismo per essere in salute si basa sui batteri benevoli presenti nel suo intestino. Quest’ultimi svolgono numerose funzioni come quelle di migliorare l’assorbimento dei nutrienti e  prevenire la colonizzazione a livello intestinale di batteri “cattivi”.

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https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1016_allegato.pdf